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Come scrivere per il web in modo semplice se non lo hai mai fatto

Autore: Davide Colombo

Vuoi sapere come scrivere per il web in un modo super facile?

Grande. Il fatto è che ciò che comunichi deve essere fatto in maniera particolare.
A scuola non te l’hanno insegnato. Anzi. Le competenze apprese dalle elementari in poi sono quelle che minano l’efficacia dei tuoi testi sul web.

Ecco una guida dettagliata con i punti che devi seguire per creare contenuti. È utile anche per stilare la traccia da seguire se vuoi girare dei video per la tua attività.

Ti mostro la procedura che uso io. Trovi anche esercizi mirati, per veder materializzarsi il tuo primo testo per il web.

Una tecnica davvero semplice per scrivere in modo fluente. Al contempo non ti lascia mai con il problema del “foglio bianco”.
Due piccioni con una fava, insomma.

Perciò vedremo:

  • la struttura ottimale di un articolo o pagina per il web
  • il modo per non farti mai mancare le idee su cosa scrivere
  • gli accorgimenti pratici per scrivere online in modo corretto

[CONSIGLIO TATTICO] Mentre leggi questo post, tieni a portata di mano un taccuino e una penna. Se hai già un’idea per il primo testo che vuoi comporre, prendi appunti in tal senso mentre procedi con la lettura di questa pagina. Quando arriverai a fondo articolo, praticamente avrai il testo quasi completo, solo da sistemare un po’.

La struttura per scrivere per il web in modo semplice

Allora, qui andiamo veloci.
Non che non sia importante, eh.
Però si tratta di un’informazione che puoi trovare ovunque.

Comunque, per farla breve, un testo funzionale da mettere su un sito internet dovrebbe essere composto da queste parti:

1) Titolone che identifica immediatamente e in modo inequivocabile l’argomento trattato (inserendo se possibile anche un pizzico di curiosità)

2) Paragrafo iniziale che spiega esattamente cosa guadagnerà l’utente investendo il suo tempo nella fruizione di quel contenuto

3) Il concetto fondamentale spiegato in poche frasi (sì: qui ci metti TUTTO il necessario. Paradossalmente una persona deve poter lasciare qui la tua pagina e aver comunque appreso il concetto fondamentale che vuoi veicolare e avere l’informazione che stava cercando. Tra un attimo ti spiego il perché…)

4) Eventuale pulsante per invitare alla condivisione del contenuto in questione sui social network

5) Espansione del contenuto, con tutti gli approfondimenti necessari

6) Richiesta di un’azione finale (per esempio leggere un ulteriore articolo, acquistare un prodotto, lasciare un commento, ecc…)

Ok, ma come si compie il primo passo per completare questo schema?

Prima di metterti a scrivere sul tuo sito internet devi sapere a chi ti rivolgi

Bene… fin qua ci siamo.
Nessuno però ti dice come avviare il processo di scrittura. Cosa che, se non lo hai mai fatto prima, è ciò che determina se riuscirai o meno a portare a termine il progetto.

Te lo dico adesso io come diamine devi fare per partire.

Prima di tutto devi sapere chi leggerà i tuoi testi. Aspetta, aspetta. Aspetta.
Ti fermo subito.

Non mi riferisco al profilo demografico del tuo cliente tipo. Cioè, mi auguro che tu sappia come è composto il tuo pubblico. Ma qui si va più in profondità.

Non importa se ti rivolgi a manager in carriera sulla cinquantina o se devi pubblicizzare la tua pizzeria d’asporto.

Stringi stringi, il lettore sul web si riduce a una e una sola categoria.

Tu stai scrivendo per

uno stronzissimo ragazzetto delle elementari, egoista, che crede di saperne più di tutti e che è estremamente diffidente.

Chiaro?
Immagina di scrivere a un personaggio del genere. Sempre.

Sono tutti così.
Cioè.. siamo tutti così, mentre ci approcciamo a una pagina web e in generale quando leggiamo un testo online.

Non importa come è composto il tuo target.
Conta di scrivere per il bambino che ti ho appena descritto.

scrivi per il web come se scrivessi a un bambino egoista

Un moccioso a cui non frega un beneamato di te. Che tutto quello che fa (compreso leggere le tue pagine web) lo fa SOLO con lo scopo di guadagnarci qualcosa. Investe il tempo sul tuo sito o sul tuo profilo social (invece di uno degli altri miliardi presenti in rete) SOLO se ne ha un tornaconto personale. Stop.

Perciò la domanda viene spontanea:

come scriveresti per un bamboccio delle elementari egoista e diffidente?

Prendi in mano l’ultimo documento che hai scritto per il web e poniti quella domanda.

Il ragazzino in questione capirebbe tutto? Soprattutto: intuisce al volo cosa ci guadagna?

Questo è veramente importante.
Devi assolutamente ficcarti in testa che le cose funzionano così.

Sai perché?
Perché nessuno al mondo è obbligato a leggere quel cacchio che tu scrivi.

Anche se inizia a leggere. Anche se è in target. Perfino se ciò che vuoi vendere è effettivamente e realmente utile.

La gente non ha voglia. La gente non ha tempo.

A nessuno interessa nulla di nulla, se non il proprio tornaconto.

Quindi… a nessuno frega nulla di te e di quel diamine che gli vuoi propinare.

Però se passi attraverso una chiave di scrittura per il web che intrigherebbe perfino il più stronzetto dei bambini egoisti e viziati, allora puoi raggiungere il tuo scopo.

Clicca qui per leggere un altro articoloche approfondisce il l perché la scrittura da 5a elementare ti aiuterà a vendere di più.

La chiave per scrivere online è la semplicità

Il cervello umano funziona così: non è con la complessità che si acquisiscono le informazioni. Bensì con la semplicità.

Forse con il “complesso” riesci a impressionare le persone. Ma poi se ne vanno.

È semplificando che aiuti qualcuno.

Viviamo in un mondo già incasinato di suo. Siamo alla disperata ricerca di qualcuno che ci semplifichi le cose. Che ce le spieghi. Che ci prenda per mano.
La dico tutta: possibilmente, che ci eviti di pensare.

Dunque, se vuoi impressionare le persone parla in maniera tecnica e complicata. Se invece vuoi aiutarle parla semplice.

Le persone si affidano a chi risolve loro problemi. Qualcuno di cui potersi fidare.
Tu devi scrivere in quel modo.

Un ottimo modo di scrivere per il web è approfondire man mano l’informazione

Abbiamo visto che, praticamente, lo scrivere per il web consiste nel dare informazioni utili. Senza parlare eccessivamente di te e del tuo prodotto.

Se vogliamo ridurre ancor di più all’osso il famigerato schema della perfetta pagina web, potremmo riassumerlo così:

1) Ti spiego nel modo più completo possibile come devi fare per ottenere un risultato
2) Per passare effettivamente all’azione (o avere effetti migliori/in meno tempo) ti serve il mio prodotto/servizio, che è perfettamente coerente con quanto hai appena letto

Metterti a scrivere con il preciso obiettivo di migliorare la condizione di qualcuno è un atteggiamento mentale che ti aiuta comporre testi in maniera efficace.

Non dare nulla per scontato.

Ciò ti assicura di non lasciare mai indietro pezzi di informazione che magari per te sono banali, mentre per il possibile cliente no. E il non sapere quelle cose sono dettagli che possono far saltare la vendita.

Procedi così:

  1. scrivi un elenco delle informazioni che compongono il messaggio che vuoi dare, come fossero le istruzioni per una ricetta di cucina (quindi seguendo un ordine preciso)
  2. ognuno di quei punti diventa il titolo di un paragrafo
  3. continua aggiungendo una descrizione di approfondimento della durata di un paragrafo per ogni singolo titoletto
  4. i nuovi paragrafi così ottenuti possono essere approfonditi all’infinito chiedendoti “e ciò cosa comporta?”

È così che puoi “riempire” lo schema del perfetto articolo web che abbiamo visto inizialmente.

In questo modo, oltre ad avere in automatico una fonte di ispirazione infinita per scrivere (siccome devi rispondere costantemente alle domande “Perché?”, “E quindi?”, “In che modo?”, “Cosa significa?” e “Questo cosa comporta?”) soprattutto fornisci al lettore diverse strade di lettura.

Una persona può infatti leggere solo i titoletti che compongono il tuo post e avere una visione chiara dell’argomento. Se poi vuole può approfondire concentrandosi sui paragrafi.

Vedi? Questo è il modo corretto di intendere la comunicazione su Internet.
Devi dare al pubblico ciò che vuole.
Se le persone vogliono informazione veloce… devi dargliela. Non importa quanta voglia tu abbia di parlare di te, della tua azienda o anche solo dell’argomento che stai trattando.

Quindi già all’inizio del testo devi cercare di dare il succo dell’informazione.
Così facendo dai un grande servizio a un determinato tipo di pubblico.
Hai donato esattamente ciò che cercavano: informazioni utili e veloci. Hai fatto il tuo dovere. Creando inoltre la consapevolezza di essere una fonte dalla quale attingere in futuro nuove informazioni e soluzioni.

Ancora: alcuni utenti vogliono andare più in profondità? Devi dargliene la possibilità.

Stupendo quando riesci a soddisfare entrambe queste esigenze con lo stesso post.

Mi dispiace, non sei tu che decidi come il tuo sito debba essere navigato.
Devi “piegarti” al volere degli utenti.

Dunque, quello che devi fare è essere consapevole che un lettore su internet è come se stesse consultando dei cartelloni in autostrada e agire di conseguenza.

La tecnica dei titoletti e dell’approfondimento via paragrafo è sicuramente un buon metodo per indirizzare quanto più possibile verso il tuo obiettivo. Lasciando al contempo la libertà tipica di questo mezzo di comunicazione.

Sì, perché per esempio su un libro sarebbe molto più semplice. Si parte da pagina e si arriva fino in fondo. Stop. Ma qui non è così.
Rispetta le persone. Rispetta il web per quello che è. Questo è il modo giusto di “servire” il tuo pubblico.

Sia chiaro: scrivere semplice, in maniera dettagliata su più piani di velocità è sicuramente più difficile.

Cerco di spiegarmi meglio proponendoti un esempio della tecnica dei sottotitoli + paragrafi di approfondimento.

Mettiamo che io abbia un blog di modellismo. Voglio scrivere per il web un bell’articolo su come creare il modello di un albero in miniatura.

Prima butto giù gli step in ordine del procedimento. Potrebbe essere qualcosa tipo:

  • procurati i materiali e gli attrezzi
  • valuta la scala
  • prendi un riferimento per ispirazione
  • crea un’anima con il fil di ferro
  • ricopri di cartapesta
  • ricopri con pasta bicomponente da modellismo
  • intaglia le venature
  • dai i colori di base
  • effettua le lavature d’inchiostro
  • illumina le parti sporgenti tramite drybrush
  • incolla flock verde sui rami per simulare il fogliame

Oltre ad essere la sequenza esatta da seguire, ho creato tutti i sottotitoli del mio post.
A un modellista mediamente esperto basterebbero questi punti per sapere come procedere.

Qui cade una delle obiezioni che sento più spesso in materia di composizione di testi per il web, ovvero:
“Ma la gente non ha voglia di leggere!”

Voilà. Solo con i titoli (meglio se ripresi a inizio articolo come semplice elenco puntato) ho creato tutta l’informazione base di cui c’è bisogno.

Inoltre così ho una traccia delle immagini che dovrebbero completare il testo. Cioè almeno una foto esplicativa per ogni passaggio.

Se però desidero dare maggior completezza di approfondimento, ecco che per ogni passaggio devo pormi una delle famose “domande di approfondimento” che ti ho mostrato prima.

Quindi, in fase di lavoro, devo creare uno schema del genere:

Passo 1: procurati i materiali e gli attrezzi
“Cosa significa?”

Passo 2: valuta la scala
“Cosa significa?”

Passo 3: prendi un riferimento per ispirazione
“Perché?”

Passo 4: crea un’anima con il fil di ferro
“In che modo?”

ecc…

Dunque rispondo alle domande con una singola frase. Immagino come se quella frase fosse l’unica occasione che ho per spiegare il concetto. Deve essere sintetica ma quanto più completa possibile, almeno negli aspetti fondamentali.

Per esempio il punto 4 diventerebbe così:

Passo 4: crea un’anima con il fil di ferro

Riunisci una decina di fili fissandoli a una morsa ed esercita una torsione con una pinza. Crea così il tronco. Suddividi l’estremità in rami da un paio di fili l’uno, continuando il movimento di torsione.

A questo punto decido quanto approfondire il discorso. Molto dipende da che tipo di pubblico so che usufruirà del mio tutorial.
Se valuto che anche dei neofiti fanno parte della mia audience… continuo. Sempre con una domanda di approfondimento.

Passo 4: crea un’anima con il fil di ferro

Riunisci una decina di fili fissandoli a una morsa ed esercita una torsione con una pinza. Crea così il tronco. Suddividi l’estremità in rami da un paio di fili l’uno, continuando il movimento di torsione.
“Perché?”

Rispondo.

Passo 4: crea un’anima con il fil di ferro

Riunisci una decina di fili fissandoli a una morsa ed esercita una torsione con una pinza. Crea così il tronco. Suddividi l’estremità in rami da un paio di fili l’uno, continuando il movimento di torsione.

L’effetto così ottenuto simula la nodosità del tronco e dei rami, oltre a dare una buona stabilità al modello e agli strati di materiali che ricopriranno lo scheletro in metallo.

E poi?
Posso andare avanti all’infinito. Entrando sempre maggiormente nel dettaglio. Chiedendomi di continuo “e quindi?”

Ti dirò di più.
Ogni singolo punto dell’elenco iniziale può diventare il tema per un nuovo articolo a parte, ancora più completo.
Quindi già solo prendendo l’esempio qui riportato avrei lo spunto per scrivere altri 11 articoli.

Infatti è una stronzata (o più probabilmente una scusa) dire: “Nel mio settore non c’è nulla da raccontare”.

Vedi come posso creare contenuti a profusione e in un attimo?

In ogni settore (soprattutto in lingua italiana) c’è ancora TUTTO da dire. Tutto.
Nessuno scrive niente di niente.
Perché è faticoso, è una cosa lunga, ci vuole impegno, competenza e la volontà di aiutare davvero la propria clientela.

Quindi non prendiamoci in giro.

Non si scrive non perché non ci sia nulla da dire (cazzo, ho appena potenzialmente tirato giù 12 articoli su come creare un alberello con fil di ferro e cartapesta) ma perché

  • non si sa come farlo
  • si è troppo pigri
  • si pensa che siccome nessuno lo ha mai fatto è giusto continuare così

Se però diventi la prima risorsa sul web a dare informazioni bomba… vedrai quanto pubblico affezionato arriva.

Ripeto: non ti nascondere dietro la scusa “La gggggente su internette non legge”.
Fai il tuo lavoro.
Usa la tecnica dei sottotitoli + paragrafi esplicativi per dare più livelli di informazione. Sia per chi va di fretta che per chi vuole sapere tutto il necessario (cosa molto probabile se poi deve affrontare un acquisto).
Non ti preoccupare. Che non sei tu che decidi come tutto il mondo deve usare internet.
Inizia a scrivere.

Quando scrivi per il web usa frasi brevi (anzi no: brevissime)

In generale le frasi che componi non dovrebbero superare le venti – trenta parole.

Ovviamente non è una regola rigidissima. Soprattutto all’inizio, se ciò condiziona il tuo scrivere in maniera scorrevole, lascia stare.

Anche perché per riuscirci c’è un trucco che ora ti spiego. Ma prima lascia che ti dica che scrivere frasi incisive e di pochissime parole:

  • è un condizionamento mentale molto utile
  • rende più semplice la comprensione di un intero testo

Perché non puoi permetterti che il tuo interlocutore si sia scordato l’inizio della frase quando hai finito di parlare.

Soggetto, verbo e complemento.
Bam!
Veloce.
Soggetto, verbo e complemento. Soggetto, verbo e complemento. Soggetto, verbo e complemento.
Un solo concetto in ogni frase.
È così che ci si fa capire dalle persone.

Il trucco magico per ottenere frasi potenti e penetranti come frecce è semplice. Ti dico come procedo di solito io.

Scrivi di getto il concetto che vuoi veicolare.

Come già detto, non soffermarti sulla forma, su eventuali errori grammaticali.
Scrivi in libertà. Come in un flusso inarrestabile che esce dalla tua mente.
Non stare lì a chiederti “Ma è giusto così? Quale parola sarebbe meglio?”

No.
Ti viene in mente il concetto e lo metti nero su bianco.
Correggi dopo.

Solo in una seconda fase inizi a comporre per bene il testo, come abbiamo visto prima.
Mentre rileggi la bozza, ogni volta che ti imbatti in una congiunzione la sostituisci con un punto. Zac! Tagli la frase in due.

Guarda, un esempio a puro scopo didattico.
La frase fittizia di partenza magari è questa:

Per scrivere l’intestazione di una lettera usa un carattere tipografico particolare e un colore acceso, in modo da ridurre la possibilità che persone sbagliate filtrino il tuo messaggio prima che giunga correttamente sotto gli occhi del destinatario.

Tu semplicemente trasforma il testo così:

Per scrivere l’intestazione di una lettera usa un carattere tipografico particolare e un colore acceso.

Così riduci la possibilità che persone sbagliate filtrino il tuo messaggio prima che giunga correttamente sotto gli occhi del destinatario.

Chiaro, no?
Le frasi diventano chiodi che penetrano nel cervello del lettore.
Bam.
Bam!
BAM!

Si apprende più facilmente, si capisce meglio e la lettura scivola via che è un piacere.

Scrivi “di getto”

Quando qualcosa ti passa per la mente, fissa immediatamente il concetto sul supporto che stai usando per scrivere (computer o foglio).

Ciò che noto spesso quando aiuto qualcuno a comporre articoli per il web è un “indugio” prima di scrivere appena viene l’idea. Questo è sbagliatissimo.

Sicuramente sono rimasugli della nostra esperienza a scuola. Lì dovevamo comporre elaborati secondo strutture ben definite che sarebbero poi state valutate.
“Come posso esprimere in maniera formalmente corretta questo concetto?”

Il problema è che mentre ti arrovelli sul modo giusto di scrivere, rischi seriamente di far scivolare via e perdere per sempre l’idea che ti è venuta. Ed è proprio quella che devi comunicare al tuo lettore. Probabilmente addirittura nella forma che ti è passata per la testa. Perché è più efficace. Più diretta. Più semplice.

Se vuoi ti butto lì una dimostrazione.
Riporto qui immediatamente di seguito il paragrafo che hai appena letto. Però lo metto nel formato in cui è nato. Cioè la trasposizione diretta di quanto partorito dal mio cervello subito fissato sullo schermo del pc. Guarda un attimo com’era:

Quello che vedo spesso quando aiuto qualcuno a scrivere è un indugio prima di scrivere non appena viene l’idea. Questo è sbagliatissimo. Sicuramente sono rimasugli della nosra esperienza a scuola. Lì dovevamo fare tutto in maniera perfetta e scrivere da perfettini. Il problema è che mentre pensi al modo corretto di scrivere, rischi seriamente di far scivolare via e perdere per sempre l’idea che ti è venuta. Ed è proprio quella che devi far passare al tuo lettore. Probabilmente addirittura nella forma che ti è passata per la testa. Perché è più efficace.

Visto?
Errori di battitura, ripetizioni e altre cacatine che ho corretto in un secondo momento.

A comporre il paragrafo originale ho impiegato 30 secondi. Però almeno ho fissato il concetto e da lì non si scappa. A mettere a posto, posso farlo con tutta calma, anche in seguito. Pure meglio se lo fai a distanza di tempo.
Per la cronaca, sistemare il paragrafo nella versione definitiva mi ha richiesto 3 minuti e 45 secondi.

Cerco comunque sempre di lasciare quanto più possibile la “naturalezza” con cui i concetti sono fluiti inizialmente. Senza imbrigliare in forme rigide e artificiali i concetti.

Dunque uno dei consigli più utili che ti posso dare è questo:

Scrivi tutto subito, di getto.
Non preoccuparti di errori grammaticali, di battitura, forma scorretta della frase e ripetizioni.
Solo in un secondo momento correggerai per rendere comprensibile il testo.

L’aspetto più importante è non “rompere il ritmo” dei tuoi pensieri.

scrivi senza rompere il ritmo dei tuoi pensieri
© Disney

Scrivere per il web sfruttando le chiarezza espositiva di un elenco puntato

Utilizza al suo potenziale massimo il concetto precedente organizzando degli elenchi.
Ovviamente da intervallare a paragrafi più descrittivi, al fine di mantenere armonica e piacevole la lettura.

Però gli elenchi puntati o numerati sono davvero potenti.
Quindi usali a spron battuto, porca miseria.

Guarda l’esempio.
Ecco la lunga frase di partenza:

Usando palmari digitali per la presa comande nel tuo ristornate velocizzi di molto le ordinazioni, avendo così personale di sala in grado di servire più tavoli e i tuoi clienti non si infastidiscono a causa delle lunghe attese. Come se non bastasse semplifichi il lavoro in cucina.

Tu la puoi spezzettare così:

Usando palmari digitali per la presa comande nel tuo ristornate:

  • velocizzi il lavoro del personale di sala
  • elimini fastidiose attese per i clienti
  • rendi più semplice la comunicazione tra sala e cucina

Visto?
Non ci vuole una scienza. E per quanto un’operazione del genere sia una cavolata da applicare, il risultato è che hai concetti più semplici da apprendere.

Lo so che è il contrario di quello che ti ha sempre detto le tua prof di italiano a scuola. Ma questa è la vita vera. Non devi dimostrare di saper comporre periodi con doppie subordinate incrociate e supercazzolanti. Devi vendere il tuo prodotto. Che tra l’altro è l’equivalente (nella vita al di fuori delle quattro sicure mure scolastiche) di ricevere buoni voti. Si chiamano soldi. Meglio riesci a scrivere, più soldi guadagni.

Per esempio a scuola, un testo pieno di elenchi puntati ti avrebbe portato a un brutto voto. Probabilmente motivato da “un’esposizione povera”.
Se invece vuoi far capire davvero a ogni persona che si approcci ai tuoi testi di che diamine stai parlando, devi fare come ti ho appena illustrato io.

Di nuovo: quello che ti hanno insegnato a scuola non ti sarà utile per vendere.
Anzi.
È uno degli ostacoli principali alla tua chiarezza espositiva e all’efficacia nelle espressioni usate.

Non voglio demonizzare la scuola. Non più di tanto almeno.

Infatti voglio condividere con te un insegnamento che ho appreso da una mia professoressa al liceo.
La professoressa di chimica, eh. Non quella di italiano, sia chiaro.
Ma ripeteva un concetto che mi colpì già all’epoca.
Si riferiva alle interrogazioni. Cioè ai momenti in cui uno studente espone al professore l’argomento di una lezione per avere in cambio un voto.

La scuola è un contesto particolare.
È l’unico momento in tutta la tua vita in cui devi spiegare qualcosa a qualcuno che la conosce già. Pure meglio di te.
Ma là fuori, nel mondo reale, è il contrario.
Ti troverai a dover illustrare concetti e idee a persone che non sanno assolutamente nulla del tema. E la loro comprensione deriverà esclusivamente da quello che tu dirai o scriverai loro.
Quello che non dici o che spieghi in modo sbagliato rimarrà una falla nella comprensione. Con tutte le conseguenze negative che ne derivano. (ndr: conseguenze negative che nel tuo caso potrebbero essere delle mancate vendite, dato che nessuno acquista qualcosa che non capisce)

Per questo non puoi fare affidamento sul bagaglio culturale appreso a scuola.
Ti invito a pensarci, quando ti approcci alla composizione di un testo.
Sicuramente ti guiderà a un’organizzazione più semplice dei contenuti. Dopotutto, ricorda che stai “scrivendo a un bambino egoista e malfidente”.

Scrivere per il web significa dire tutto il necessario

Comunque, relativamente alle frasi brevi, una precisazione.

Attenzione: non si tratta di scrivere poco.
Devi scrivere tutto quel che serve. Come del resto abbiamo ribadito precedentemente.
Nulla più e nulla di meno.

Usa tutte le parole necessarie per esprimere un concetto.

Quindi se si tratta di qualcosa di complesso avrai bisogno di una struttura lunga e ben organizzata.
Invece se devi scrivere un’informazione semplice, non allungare per nessun motivo il brodo.

Spiegare in maniera completa è già un “servizio” che tu inizi a vendere al tuo pubblico.

Poiché non è affatto scontato che se tu produci del materiale il tuo target di riferimento debba fermarsi a leggerlo (o guardare). Quindi è a conti fatti una vendita. Dai informazioni utili in cambio di tempo e attenzione. Due monete estremamente preziose. Monete che oltretutto sono l’anticamera di una effettiva vendita.

Parlare in maniera semplice e esaustiva ti farà esser preso come punto di riferimento dal tuo pubblico.
Spiega. Spiega tutto quello che il pubblico vuole sapere o che dovrebbe sapere.

Inoltre è qualcosa che molto difficilmente altri fanno nel tuo mercato. Fidati.
Anzi, magari molti tuoi competitor potrebbero additarti come semplicistico o banale se scrivi chiaramente partendo dai fondamentali del tuo settore.
Ma, appunto, non è così.
Non solo perché, come abbiamo visto, scrivere in maniera semplice per la propria utenza è in realtà estremamente molto più complesso, lungo e richiede ricerca.

Fare le cose semplici è più difficile che farle complicate.

La semplicità presuppone un lavoro di organizzazione logica che comporta impegno e competenza.
Per questo scrivere in modo semplice è il miglior metodo per far trasparire nei confronti del pubblico la tua grande competenza in materia.

Usa esempi e metafore quando scrivi per il web

Per avere la certezza di farti capire dalla tua audience puoi utilizzare delle similitudini. Sono utili per chiarire concetti complessi paragonandoli a situazioni familiari all’utente.
Io le uso tantissimo

Un consiglio che ti posso dare, dato dall’esperienza è il seguente.

Cerca sempre, per quanto possibile, di fare esempi che non abbiano nulla a che fare con l’argomento del quale stai parlando.

In genere ho notato che è molto efficace far riferimento a prodotti o oggetti fisici se ti occupi di servizi e viceversa.

Non metti le briglie al ragionamento della persona che sta leggendo. Meno sono connesse le due realtà che poni a confronto, più profonda sarà la comprensione del concetto.

Inoltre le persone adorano le metafore perché sono come delle piccole storie. Interessanti da scrivere, da leggere e da ascoltare.
Ti danno infine la possibilità di rendere il testo scanzonato, divertente e leggero.

La risorsa segreta per iniziare immediatamente a scrivere per il web

Se hai un’attività o un’azienda devi comunicare con il mondo là fuori.
Devi farlo tu.
In ogni caso dovrai farlo.

Ovviamente devi produrre TU i contenuti per la tua presenza online.
O meglio devi produrre “la ciccia”, gli spetti tecnici, quelli che hai imparato lavorando anni nel tuo settore e studiando.

Sì: a creare le pagine vere e proprie potrebbero essere altri.

Potresti cioè delegare il lavoro di rifinitura e ottimizzazione per il web e di scrittura per la vendita (purché siano rispettati i criteri raccolti in questo articolo e che ora anche tu conosci).

A dir la verità, questa sarebbe esattamente la situazione ideale. Ciò a cui dovresti mirare.

Perché?

Perché ti permette di concentrarti sul tuo lavoro e sulla tua professionalità. Nel frattempo, professionisti del copy “mettono in bella” i tuoi messaggi.

Molto probabilmente ti costa meno che fare tutto in solitaria.

Puoi sfornare articoli e pagine a valanga se ti fai aiutare nel modo corretto.
Diversamente rischi di metterci settimane per fare un blog post. Giorni e giorni anche solo per partire.

Dunque… quando devi scrivere per il web (anche solo impostare la bozza di una pagina) segui le indicazioni che ti ho spiegato qui.

Se però vuoi partire istantaneamente, clicca qui per accedere a una risorsa che ti consente di avere la tua prima pagina web nel giro di una settimana.

E non una paginetta qualsiasi. Parlo di un pezzo bomba in grado di raggiungere le prime posizioni nei motori di ricerca. Il tutto grazie alle regole dello scrivere per il web.

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